II° ed. CONCORSO “CHE MONTAGNA RAGAZZI” 2018 – Elaborati sezione B) RACCONTI
Cod 01 – Fiore di Mano, ovvero come nacque la dactylorizha maculata – classe 5A – I.C. 6 “Rubri”

C’era una volta una famiglia numerosa di mini conigli dalla pelliccia rosa a macchie viola, che viveva in un bosco lontano dalla città.
Le loro tane erano scavate sotto un’antica quercia cresciuta alla sommità della collina.
Erano in dieci fratelli, cinque maschi e cinque femmine; c’erano anche  mamma coniglia e papà coniglio.

In una tiepida giornata di primavera, i coniglietti giocavano allegramente vicino alla loro tana. All’improvviso videro una muta di cani da caccia che correva verso di loro con un’aria minacciosa  e abbaiava entusiasta di aver fiutato i coniglietti.  I piccoli roditori, presi dal panico,  iniziarono a correre e saltellare da tutte le parti.

Poco dopo, da dietro un abete, comparve una maga che, dispiaciuta per quello che vedeva, volle salvare i conigli.
Si trasformò in uno stelo alto e sottile, rimpicciolì i conigli e fece in modo che le si attaccassero, assomigliando a tanti piccoli fiori rosa.

Intanto i cacciatori si avvicinavano sempre più alla collina dove erano i coniglietti trasformati in fiorellini. Uno dei cacciatori aveva una tasca scucita dove teneva una moneta antica, dorata e spessa. La moneta gli cadde proprio vicino allo stelo dov’erano i coniglietti.
Egli si chinò per raccoglierla, ma il terreno dove cresceva la piantina  era impregnato della magia dello stelo e il cacciatore non riuscì più a togliere la mano, perché era rimasta imprigionata a terra.

Preso dal panico, il cacciatore iniziò ad agitarsi,  cercò di ritirare la mano con vani tentativi di staccarla dal suolo; tirò così forte  che questa si staccò dal braccio e si infilò sotto terra a formare le radici del fiore  fatato.
I conigli, impauriti dai cacciatori, rimasero tanto a lungo aggrappati allo stelo a fingere di essere fiori che non riuscirono più a staccarsi. Provarono e riprovarono, ma non ci riuscirono e alla fine si rassegnarono e restare eternamente fiori.

Nacque così la Dactylorhiza Maculata, una bellissima orchidea spontanea dai fiori rosa purpurei e con la radice a forma di mano, che colora prati e castagneti delle nostre colline nelle tiepide giornate di primavera.
Dei conigli non resta molto, un po’ del colore della loro calda e morbida pelliccia rosa e le lunghe orecchie, che ora sono i petali sopra il casco del fiore.