Imola, percorso #4, PARCO TOZZONI E RISERVA DELLA FRATTONA

14/11/2020 L’Emilia- Romagna è in “ZONA ARANCIONE”. Tutte le attività sezionali sono sospese fino a data da definire. Rimangono però possibili tutte le attività individuali a carattere motorio o sportivo nel territorio del proprio comune di residenza, rispettando le norme (distanziamento, mascherina ecc.); può essere utilizzata la rete delle piste ciclo pedonali, oppure scegliere strade periferiche con poco traffico, verso la collina o verso la campagna, eventualmente deviando su carrarecce (e rispettando le proprietà private).

Di seguito la descrizione del percorso #4, PARCO TOZZONI E RISERVA DELLA FRATTONA, a cura di Antonio Zambrini.

Dal parcheggio basso del Parco Tozzoni si prende a salire in un viale di cedri, pini, cipressi e cespugli di laurotino, alzandosi di poche decine di metri sul piano della città.

L’insieme è decisamente gradevole trattandosi di un parco ultracentenario. Terminata la salita conviene tenere sulla destra gli ampi prati e percorrere tutto il perimetro di quello che, nelle intenzioni dei proprietari, doveva diventare la sede della dimora della famiglia.

Terminato il giro uscire per la strada pedonale ma, prima di raggiungere via Suore, prendere a sinistra nel “Bosco dei Bambini”, un’area alberata con essenze locali in esecuzione della legge Ronchi che prevede l’impianto di un albero ogni nuovo nato nel Comune.

Si arriva ad un piccolo parcheggio e, attraversato l’asfalto, si entra nella Riserva naturale orientata del Bosco della Frattona. Stante la scarsa fertilità del suolo (sabbioso) alcuni tra i versanti più scoscesi (“fratte”) delle prime colline non vennero trasformati in campi coltivati ed hanno conservato dei lembi di bosco con una varietà di alberi e di fiori sconosciuta tutt’attorno.

Il sentiero dapprima corre parallelo alla strada e, in un punto, permette di vedere la profonda incisone scavata del Correcchio nelle sabbie gialle del pianoro. Al primo bivio scendere a destra, nel tratto con i fiori e gli alberi più belli della riserva. Nel prato, alcune piccole pozze favoriscono la riproduzione di anfibi e libellule.

Al secondo bivio salire a sinistra; in un’area dove, all’inizio del ‘900 vennero piantati dei castagni poi l’ambiente si fa più asciutto tanto che, al momento della creazione della riserva, prima che le querce crescessero, ospitava dei cespugli di brugo, specie un tempo tipica di queste colline.

Si esce dal bosco e, tenendo il margine di un seminativo, si riprende il sentiero che corre a fianco di via Suore, chiudendo l’anello. Non resta ora che percorrere, a ritroso, il percorso dell’andata.

Dislivello 100 metri, sviluppo 5 kilometri.

Antonio Zambrini

 

Bosco della Frattona (Foto da Internet)
Parco Tozzoni (foto da Internet)