SENTIERO. SLG – SENTIERO “LUCA GHINI” – Da Casalfiumanese al sito dove nacque il grande botanico

(Testi da: “Dalla Futa all’Acquacheta”. Ultimo aggiornamento della pagina: 05/07/2016)

ITINERARIO. Casalfiumanese m 125 – Baladelli m 280 – Cà Frascari m 313 – Ponti di Croara m 375 – M. Maggiore m 455

SEGNALETICA. Segnavia SLG bianco-rosso

DISLIVELLO. m 450 salita; m 100 discesa

SVILUPPO. km 7,5

TEMPO. Ore 3,00

DIFFICOLTÀ.  E – La discesa dai Ponti di Croara è esposta e scivolosa. Il percorso è privo di copertura arborea e di sorgenti. Dopo abbondanti piogge il sentiero non è percorribile per il fango

CARTOGRAFIA. Colline Imolesi 1:25.000 – CAI Imola, Appennino faentino – CAI Faenza, Vena del Gesso Romagnola – Boreal Mapping

PERCORRIBILITÀ MTB. Non consigliata

PERCORRIBILITÀ. Procedendo da Casalfiumanese in direzione Ponti di Croara si rileva quanto segue. Infrascamenti sul tratto che risale dal Rio di Casale a Via Ceredola e sul crinale calanchivo che si affaccia sul rio di Casalino; una frana ha interrotto il sentiero duecento metri circa dopo il bivio in loc. Frascari, ma è superabile aggirandola lungo il margine del sovrastante campo coltivato.
Il tratto dei Ponti di Croara in comune con il sentiero 703 è INTERROTTO da una frana assai rilevante, che ha interessato il loro punto iniziale (UTM 32T 705.043,190 4.908.792,201 Metri) e il cui superamento allo stato attuale espone ad un grave pericolo di caduta. Successivamente, in più punti, fenomeni erosivi hanno ridotto la larghezza della sommità delle creste a poche decine di centimetri.
Il sentiero pertanto deve ritenersi percorribile SOLAMENTE tra Casalfiumanese e Croara
(aggiornamento 11.06.2023)

CHIEDIAMO DI SEGNALARE PROBLEMI DI PERCORRIBILITÀ USANDO LA FUNZIONE “SEGNALAZIONI” oppure via mail a segnalazionesentieri@cai-imola.it. Sono molto utili anche le foto e la geolocalizzazione (coordinate possibilmente in gradi sessagesimali) da trasmettere via mail (utile e gratuito il programma “WeTransfer”)

PUNTO DI PARTENZA. Casalfiumanese, di fronte al municipio

PUNTO DI ARRIVO. Monte Maggiore m 455

DESCRIZIONE DETTAGLIATA. Si parte dal parco di Villa Manusardi, col viale di pini posto esattamente di fronte al Municipio di Casalfiumanese (ampio parcheggio) percorrendo, in discesa, il sentiero che inizia sulla destra poco dopo una ripida scalinata. Raggiunto lo stradello che segue il corso del rio Casale, lo si segue a destra fino ad un ponticello. Attraversato il corso d’acqua si taglia il parco di Villa Masolini, in abbandono e si sbuca su via Ceredola, che si prende a destra. Si imbocca un’evidente pista in salita sulla sinistra, costeggiando un uliveto (prima della discesa verso l’ex campo cross) e ci si porta sulla cresta calanchiva che separa la piccola valle del rio Canale. In costante salita si arriva in vista del rudere di Baladelli di Sopra aggirandolo a sinistra su una pista che attraversa un frutteto e immette sulla sterrata di crinale. A sinistra si raggiunge Baladelli di Mezzo poi, tenendo la stessa  direzione, si taglia un seminativo e si arriva al rudere di Ca’ Frascari, all’innesto sul sentiero n° 703 che, da questo momento, si imbocca a destra fino alla vetta di M.Maggiore. Per questo ultimo tratto vale la descrizione, in senso inverso di percorrenza, del Giro del Rio Mescola.

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SEGNALAZIONI. Segnalate eventuali problemi (tratti pericolosi, percorribilità, segnaletica …)

MAPPA OPENSTREETMAP. 

NOTE.
Luca Ghini fu uno dei fondatori della botanica moderna, nato, casualmente, alle Colline di Croara, da una famiglia della piccola nobiltà imolese. Fu nominato professore all’Università di Bologna nel 1528, quando le concezioni scientifiche largamente dominanti erano incentrate sul “principio di autorità” che vedeva nella Bibbia innanzitutto e nei libri dei grandi studiosi dell’antichità classica le fonti della conoscenza, a scapito dell’osservazione e del ragionamento sul reale mondo della natura.
Luca Ghini insegnò, quasi mezzo secolo prima di Galileo, ad osservare la natura, in particolare le piante, per quello che effettivamente erano, indipendentemente dall’interpretazione antropocentrica medioevale e dalle affermazioni, a volte errate dei classici. Nella cerchia dei suoi allievi prese corpo l’importantissima idea dell’ “erbario”, dell’essiccare, tra fogli di carta, le piante raccolte, per poterle riconoscere nei particolari e confrontare nelle lezioni. Questa impostazione innovativa non incontrò, ovviamente, il favore della cerchia dominante della Bologna pontificia controriformista e Luca Ghini trovò spazio per realizzare i suoi progetti nella Toscana di Cosimo de’ Medici, fautore di una politica di riorganizzazione dello stato tesa a valorizzare anche le forze vive della cultura.
Nacque così a Pisa il primo orto botanico universitario del mondo, un luogo dove avere sempre a disposizione, per uso didattico, le piante di interesse medico e non, e potenziare, con lo scambio dei semi (di cui realizzò una sorta di primo catalogo mondiale) lo scambio delle conoscenze. Sono noti i suoi viaggi soprattutto al M.Baldo sul Garda, noto già allora come “Giardino d’Europa” per la straordinaria ricchezza erboristica. Furono suoi diretti allievi o devoti collaboratori tutti i grandi botanici del tempo, da Ulisse Aldrovandi, a cui si deve il primo tentativo di una organica “storia naturale”, all’Anguillara, che ebbe poi incarico, dal Senato Veneto, di superare il maestro fondando l’orto botanico di Padova. Modesto e generoso, non curò, come si direbbe ai nostri giorni, la propria immagine ma il suo ruolo resta, indiscutibilmente, quello di uno dei principali propulsori della nascita della botanica moderna.

FOTO.

Il sentiero lungo i prati; sullo sfondo: Monte Maggiore
Il sentiero lungo i prati; sullo sfondo: Monte Maggiore
Alcune pietre e una lapide che indicano la casa natale di Luca Ghini
Alcune pietre e una lapide che indicano la casa natale di Luca Ghini
Alcune pietre e una lapide che indicano la casa natale di Luca Ghini
Alcune pietre e una lapide che indicano la casa natale di Luca Ghini
Il sentiero sul crinale
Il sentiero sul crinale
Il sentiero lungo i prati
Il sentiero lungo i prati
I Ponti di Croara
I Ponti di Croara
Il sentiero sul crinale; nello sfondo: Monte Maggiore
Il sentiero sul crinale; nello sfondo: Monte Maggiore
Panorama dai Ponti di Croara
Panorama dai Ponti di Croara
Panorama dai Ponti di Croara
Panorama dai Ponti di Croara
Presso i Ponti di Croara
Presso i Ponti di Croara