Ora occorre un gioco di squadra (Gessi patrimonio Unesco)

Ora occorre un gioco di squadra

GESSI PATRIMONIO UNESCO 1

Pubblicato su il Resto del Carlino IMOLA – 23 gennaio 2022

di Paolo Mainetti, Presidente CAI Imola

Spesso non ci accorgiamo delle cose di grande interesse o di grande bellezza che abbiamo a due passi da casa, sedotti come siamo dalle mete più pubblicizzate.
Una di queste è senz’altro la Vena del Gesso Romagnola, ora candidata ufficialmente, insieme agli altri gessi della regione, a diventare “Patrimonio dell’Umanità Unesco”.

Il più studiato distretto carsico gessoso del mondo non ha bisogna di ulteriori titoli, ma questo riconoscimento può indubbiamente essere un elemento per farlo conoscere a livello nazionale e oltre.
Questo primo risultato è una soddisfazione per quanti come noi hanno sempre creduto e lavorato per la valorizzazione della Vena.

Il Cai di Imola che per primo, alla metà degli anni ’70 organizzò un comitato per la salvaguardia dell’area, la Federazione Speleologica Regionale che ha assunto un ruolo guida nel preparare la documentazione necessaria al riconoscimento e il Cai nazionale.

Ma c’è anche una sfida.
Occorreranno sentieri ancor meglio attrezzati per raggiungere i punti più significativi delle catene gessose, nonché precisi ed efficaci punti informativi e strutture per il pernottamento di chi effettua la traversata della Vena del Gesso.
Occorre che la legge sia rispettata come in ogni contesto civile e non vinca la ragione del singolo a discapito dei molti, che non si chiudano sentieri e che si riaprano quelli recentemente chiusi, che spariscano baracche e baracchine che fanno delle piccole valli laterali una grande bruttezza, che chi arriva sappia dove parcheggiare all’inizio dei sentieri, che il decoro complessivo dell’area faccia percepire che si tratta di un posto speciale, tenuto al meglio.

La nostra sezione ha sempre fatto e farà ancora la sua parte, cominciando con una pubblica iniziativa a fine febbraio. Ad altri, con ben maggiori competenze e responsabilità, l’onere di fare il resto perché nessun’area carsica gessosa al mondo è candidata a patrimonio Unesco.

Non sprechiamo questa occasione.