SENTIERO. 715 – MORADUCCIO – SELVA DI QUEDINA – CASTELLACCIO DI TIRLI – MORADUCCIO

ITINERARIO. Moraduccio m 280 – i Termini m 434 – Quedina m 707 – Castellaccio di Tirli m 792 – Moraduccio

SEGNALETICA. Segnavia 715 CAI Imola

DISLIVELLO. m 500

SVILUPPO. km 8,4

TEMPO. Ore 3

DIFFICOLTÀ.  E  

CARTOGRAFIA.
– Alto Appennino Imolese 1:50.000  C.A.I./R.E.R.
– Alta Valle del Santerno  1:25000 CAI Imola/Monti Editore 2016
– Alto Appennino Imolese, TrackGuru-Escursionista editore, 2021

PERCORRIBILITÀ MTB. Consigliata

PERCORRIBILITÀ.  PERCORRIBILE. Le numerose frane che hanno interessato il tratto a mezza costa del sentiero (Moraduccio-Val Termine-Guado fosso Longare-Essiccatoio-Selva di Quedina) sono state oggetto di un intervento essenziale che ne consente il superamento a piedi. Si raccomanda comunque prudenza soprattutto in condizioni di terreno bagnato, anche in considerazioni di possibili ulteriori smottamenti.     (aggiornamento 01/09/2023)

CHIEDIAMO DI SEGNALARE PROBLEMI DI PERCORRIBILITÀ USANDO LA FUNZIONE “SEGNALAZIONI” oppure via mail a segnalazionesentieri@cai-imola.it. Sono molto utili anche le foto e la geolocalizzazione (coordinate possibilmente in gradi sessagesimali) da trasmettere via mail (utile e gratuito il programma “WeTransfer”)

PUNTO DI PARTENZA. Moraduccio (Coordinate GPS: 1698850-4894320 e 698900-4894500)

PUNTO DI ARRIVO. Moraduccio

DESCRIZIONE DETTAGLIATA. Da Moraduccio, appena oltrepassato il confine di provincia, si percorrere la stradina asfaltata che, parallela al fosso Canaglia (che si getta nel Santerno sotto Castiglioncello con una bella cascata), porta al Ronco per circa un chilometro e mezzo, poi si prende la stradella, a destra, per poche centinaia di metri, fino alle case i Termini.

Da questo punto parte un sentiero, tracciato in pendii scoscesi e boscati che risale, sulla sinistra idrografica, il fosso Longare. Lo si attraversa e si prende a salire per un ripido castagneto, si lascia sulla destra un poggetto boscato e si sbuca nella Piana di Quedina, celebre per il castagneto secolare che la ricopre.

Si prosegue verso sud, riattraversando il fosso e si sale lungo potenti strati di arenarie verticalizzate, fino ad un passetto (da dove un sentiero porta alla vicina strada provinciale Coniale-Palazzuolo sul Senio) che immette sulla dorsale del Castellaccio di Tirli, dove si trovano, poco a sinistra del sentiero, le fondamenta dell’ultimo rifugio degli Ubaldini ad essere conquistato dai Fiorentini.

Si discendono delle scalacce di arenaria spoglia poi si continua verso dei seminativi e la casa di Montecchio dove una larga pista scende attraverso castagneti fino ad immettersi nella strada del Ronco, un quarto d’ora a monte di Moraduccio.
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SEGNALAZIONI. Segnalate eventuali problemi (tratti pericolosi, percorribilità, segnaletica …)

MAPPA OPENSTREETMAP.